Safilo, sperando nella vendita, si attendono i contratti di solidarietà.

Safilo, si spera nella vendita dello stabilimento di Martignacco (UD)

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Safilo ha ribadito recentemente che rimane aperta a valutare proposte anche di produttori di occhiali, che al momento però pare non siano arrivate in forma ufficiale. I nomi dei player che circolano sono quelli di Luxotica, Marcolin, Thèlios e Delta. L’importante per i sindacati è che non si venda tanto per vendere ma sulla base di un serio piano di reindustrializzazione. Nel frattempo i lavoratori continuano a produrre a Martignacco, non c’è stata infatti alcuna comunicazione di apertura di procedure. E la speranza rimane.  

Nella giornata di ieri all’interno dello stabilimento Safilo di Martignacco, sono arrivati il responsabile industriale del gruppo Fabio Roppoli, braccio destro dell’amministratore delegato Angelo Trocchia, accompagnato dal direttore del sito produttivo friulano e l’advisor della Sernet, la società di consulenza alla quale il colosso dell’occhialeria si è affidata per ristrutturare il gruppo dopo il nuovo piano industriale da 700 esuberi.

Da quanto si è appreso i dirigenti hanno visionato l’intero stabilimento che occupa 250 maestranze, chiamando a rapporto i capireparto e le Rsu. Bocche cucite al momento sui riscontri emersi e anche i sindacati di categoria attendono domani segnali dall’azienda, continuando ad auspicare l’individuazione di un compratore per l’impianto friulano sul quale pende la decisione di una chiusura totale. L’auspicio, in attesa della riconvocazione delle parti sociali al Ministero dello Sviluppo Economico che dovrebbe avvenire la prossima settimana, è quello dei contratti di solidarietà in attesa di una vendita a compratori interessati, presupposto indispensabile secondo i lavoratori per non disperdere il patrimonio di competenze degli operai.

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