“Queste sono mani che hanno fatto gli occhiali più belli del mondo”. La rabbia, l’incredulità dei 250 dipendenti della Safilo di Martignacco (UD)

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Chiude la Safilo di Martignacco: a casa 250 persone.

L’appello dei lavoratori: “Salvate Martignacco”

Nel giorno dello sciopero proclamato dai sindacati dopo il pesantissimo piano di esuberi deciso da Safilo, è scattato nella mattinata di oggi venedì 13 dicembre un affollato presidio di lavoratori davanti allo stabilimento di Martignacco (Udine), di cui il gruppo dell’occhialeria ha annunciato la chiusura. Compatti dietro striscioni e bandiere dei sindacati i lavoratori hanno manifestato fra rabbia, incredulità, e tanta commozione.

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Al presidio ha presenziato anche l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, che fa notare come gli assi su cui si sta muovendo sono quelli di un’azione congiunta con il Governo. Ai dipendenti della fabbrica friulana anche la solidarietà dei sei comuni più pesantemente colpiti dallo spettro della chiusura: presenti al presidio, infatti, i sindaci Gianluca Casali (Martignacco), Daniele Chiarvesio (Fagagna), Albina Montagnese (Moruzzo), Pietro Valent (San Daniele), Gabriele Contardo (Rive d’Arcano) e l’assessore alle attività produttive Giuseppe D’Antoni per il comune di Mereto di Tomba.

I Sindacati ribadiscono con forza: “No agli esuberi e contratti di solidarietà con contestuale riduzione dell’orario distribuita nell’ambito di tutto il gruppo”. E’ quanto chiedono al Gruppo Safilo, i rappresentanti sindacali della provincia di Udine, Andrea Modotto (Filctem-Cgil), Pasquale Lombardo (Femca Cisl) e Nello Cum (Uiltec), in seguito all’annuncio del piano di tre giorni fa dell’ad, Angelo Trocchia, di procedere ad una riduzione di 700 posti di lavoro. Dalle 7 di questa mattina in presidio insieme con i 250 dipendenti dello stabilimento di Martignacco (Udine) – l’80% rappresentato da donne e con una età media compresa tra i 40 e 50 anni – che al 7 gennaio rischiano di perdere il posto di lavoro, i sindacati ritengono “inaccettabile la rinuncia a un sito che vanta livelli altissimi di efficienza e macchinari all’avanguardia, segnando la scomparsa del Friuli dalla mappa del gruppo Safilo, 10 anni dopo la chiusura dello stabilimento di Precenicco”. 

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A rappresentare la Uiltec Friuli Venezia Giulia il Segretario Organizzativo Antonino Mauro, che è intervenuto a dare man forte a Fatima Comisso e Sabrina Marioni nostre  RSU Uiltec dello stabilimento.

in basso il video con gli estratti degli interventi dell’Assessore Bini, di Mauro Antonino e della Fatima Comisso.

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