Le Linee Guida Della Fase 2b. Gli spostamenti. Cosa è permesso fare. Il Calendario delle riaperture. Differenze tra le regioni. Non tutti ancora hanno riaperto. E in alcune regioni permane l’obbligo della mascherina.

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Da ieri, con la riapertura di bar, ristoranti e negozi, si è entrati nel vivo della cosiddetta Fase 2, quella di una convivenza con il coronavirus. Milioni di persone sono tornate a una vita simile a quella “pre-lockdown”. Si potranno rivedere gli amici e gli spostamenti in tutto il territorio regionale saranno possibili senza autocertificazione. Insomma, si comincerà una “nuova normalità” senza dimenticare che il virus è ancora tra noi e che inevitabilmente i contagi continueranno. Per questo l’uso della mascherina dovrà diventare un’abitudine quotidiana, e per questo il dpcm impone di indossarla in tutti i luoghi chiusi e – quando non sarà possibile rispettare il distanziamento fisico – anche all’aperto.

L’uso delle mascherine.

“Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19 – si legge nel decreto – è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti”.

Alcune regioni come la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, hanno predisposto riguardo all’uso delle mascherine, regole più restrittive che prevedono l’obbligo di indossarle anche all’aperto. Quindi non solo distanziamento di almeno 1 metro ma anche l’utilizzo delle mascherine all’esterno di locali, case e uffici, fatto salvo alcune eccezioni previste per chi è alla guida di auto e moto, per i bambini sotto i sei anni, per le persone con disabilità non compatibili con uso continuativo della mascherina, per chi soggiorna solo in locali non aperti al pubblico, e per chi svolge attività motoria in luogo isolato o sportiva nella fase di attività intensa.

Non sarà più necessario giustificare con autocertificazioni gli spostamenti all’interno del territorio regionale, perché da ieri sono consentiti.

Il modulo di autocertificazione servirà solo per chi si sposta fuori regione, per motivi di lavoro e di salute.

Inoltre, in seguito ad un accordo tra le regioni Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Trento, ci si potrà muovere per vedere i congiunti, nei territori che riguardano la provincia di Treviso con quella di Pordenone, Venezia con quelle di Udine e di Pordenone, Belluno con quelle di Udine e di Trento, Verona e Vicenza con Trento, e la provincia di Rovigo per gli spostamenti in quella di Ferrara.

Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, spiegando che l’accordo, fatto con i presidenti dei tre territori interessati, prevede «con l’autocertificazione di poter uscire dal Veneto per incontrare parenti, fidanzate/i».

Il calendario delle riaperture

18 maggio

Ripartono bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, estetiste e una parte di attività sportive

25 maggio

Le palestre e le piscine, sia al chiuso che all’aperto, dovranno osservare misure che chiedono una riorganizzazione

3 giugno

Diventano liberi tutti gli spostamenti, sia in Italia che per chi arriva dall’estero, senza giustificazioni e quarantene

15 giugno

Ripartono cinema e teatri con gli opportuni distanziamenti e aprono i centri estivi per i bambini

Ma qualcuno decide diversamente

I governatori italiani hanno firmato le nuove ordinanze che segneranno l’inizio della nuova Fase 2b di uscita dalla crisi del coronavirus.

Friuli Venezia Giulia, riaprono anche i centri commerciali.
“Non sembra vero”. Trieste oggi si risveglia davanti a una tazzina di caffè consumata al banco. Via libera anche a ristoranti, negozi, servizi alla persona, strutture ricettive, attività turistiche, piscine e palestre. Al Caffè degli Specchi di piazza dell’Unità, all’ingresso è prevista la misurazione della temperatura attraverso i termoscanner, mentre per il pagamento le casse sono automatiche. In regione ripartono il commercio, i bar e i servizi alla persona e anche i centri commerciali. In generale, non tutti gli esercizi commerciali sono però riusciti a riaprire oggi. A Udine ad esempio alcuni esercenti e negozianti hanno esposto avvisi per la clientela, in cui annunciano imminenti riaperture, rimandate per attrezzarsi rispetto alle nuove regole previste dai decreti governativi e dalle ordinanze della Regione.

La Lombardia rimane più cauta: obbligo di mascherine e palestre aperte solo dal 31 maggio. 

In Campania la ripartenza è caratterizzata dal ripristino del 100% dei servizi di trasporto pubblico, come in era pre-lockdown. A Napoli riaprono i bar, ma solo con servizio al banco e non al tavolo, quest’ultimo previsto dal 21 maggio.

Sardegna, libero accesso a tutte le spiagge, l’ordinanza prevede però anche l’obbligo di mascherina in tutti i locali aperti al pubblico e anche nei luoghi all’aperto “laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di almeno un metro”. Rimane l’obbligo di quarantena per 14 giorni per coloro che arrivano da fuori regione.

Puglia riaprono negozi, mercati, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, tatuatori, alberghi, strutture ricettive all’aria aperta, zoo e campeggi. Da lunedì 25 maggio potranno riaprire stabilimenti balneari e spiagge libere, palestre, piscine, centri sportivi, musei, biblioteche, archivi.

Roma, in città le riaperture avvengono per fasce orarie in base alla tipologia di esercizi, come deciso dalla sindaca Virginia Raggi: per primi gli alimentari, poi i laboratori non alimentari, mentre a metà mattinata gli attesissimi parrucchieri ed estetisti. Per evitare flussi di persone troppo importanti le attività sono state divise in tre fasce di apertura e chiusura, dal lunedì al sabato. F1 sono gli esercizi di vicinato del settore alimentare, i laboratori alimentari, le medie e grandi strutture di vendita del settore alimentare, i panificatori, che potranno decidere fra due opzioni: apertura dalle 7 ed entro le 8 con chiusura entro le 15 o apertura dalle 7 ed entro le 8 e chiusura dopo le 19 ed entro le 21.30. C’è poi la fascia F2 che comprende i laboratori non alimentari, con apertura nell’intervallo tra le 9.30 e le 10 con chiusura entro le 19. Infine la F3, cioè esercizi di vicinato, medie e grandi strutture di vendita non alimentare, acconciatori ed estetisti, phone center e internet point, con apertura tra le ore 11 e le 11.30 e chiusura dopo le 19 ed entro le 21.30. Riaperte le spiagge del litorale romano a passeggiate, attività sportive acquatiche (surf, kite surf, canoa, vela in singolo, nuoto) e motorie, ma ancora no alla tintarella.

Torino, inizia a rianimarsi il centro. Ma bar ancora solo da asporto.

Basilicata, rimane la quarantena per chi viene da fuori.

Sicilia, a Palermo non tutti i ristoranti decidono di riaprire. Obbligo delle mascherine, il dispositivo protettivo deve, comunque, essere sempre nella disponibilità del cittadino nella eventualità in cui ne sia necessario l’utilizzo.

Genova, i locali riaprono a singhiozzo. Bar, ristoranti, palestre e piscine, negozi di parrucchieri possono tornare ad accogliere i clienti. Ma la ripartenza appare lenta. Alcuni bar e ristoranti hanno ancora le saracinesche abbassate.

Bologna, ripartenza graduale ci sono ancora alcune saracinesche abbassate, ma anche negozi chiusi e con le luci accese per gli ultimi allestimenti.

Firenze, più banchi nei mercati all’aperto e persone in strada, ma tante sono ancora le saracinesche abbassate.

In Veneto riaperte da ieri piscine e palestre. Sanificazione al massimo, distanziamento di almeno un metro (due per le palestre), mascherine sempre per tutti. Non solo: potrà essere rilevata la temperatura corporea all’entrata di quasi tutte le attività al chiuso. Sopra i 37,5 gradi centigradi, non si entra. 

Cosa è permesso fare e cosa resta proibito al netto delle direttive dei singoli governatori.

Bar e ristoranti

Al ristorante i tavoli non saranno poi tanto più distanziati di quanto erano prima. Le linee guida delle Regioni parlano di un metro tra sedute di persona, sempre che non siano appartenenti allo stesso nucleo familiare o conviventi. Sarà obbligatorio indossare la mascherina quando ci si alza dal tavolo e non si potrà sostare all’interno in attesa. Vietati i buffet, personale con guanti e mascherina sempre indosso e obbligo per il ristoratore di conservare la lista delle prenotazioni per 14 giorni. Anche al bar sarà necessario rispettare la distanza minima di un metro al banco.

Sì alla serata con amici, no alle tavolate. Vietati gli aperitivi con il servizio a buffet.

Con quanti amici posso andare a cena fuori?
Non c’è alcuna prescrizione né limite. Considerato che la distanza minima tra commensali è di un metro e lo stesso tra le sedute di tavoli diversi difficilmente i ristoranti saranno nelle condizioni di potere offrire tavoli per più di sei persone.

Se vado al ristorante con la mia famiglia devo stare a distanza?

No, se si va al ristorante con delle persone con cui si coabita non ha alcun senso mantenere la distanza di sicurezza di un metro. In questo caso sarà responsabilità del cliente comunicarlo al ristoratore e chiedere di farsi preparare un tavolo più piccolo.
Saremo costretti a mangiare con le barriere in plexigas?
No, nessuna costrizione. Alcune regioni come la Campania stanno dando questa indicazione ai locali che possono proporre ai clienti di accorciare le distanze a tavole con questa barriera mobile sul tavolo.
Al bar è obbligatorio tenere la mascherina?
Naturalmente, al momento della consumazione al banco, dove è possibile mantenere la distanza di un metro, o al tavolo il cllente non indosserà la mascherina. Che però deve tenere ogni volta che si muove all’interno del locale, ad esempio se va al bagno o alla cassa.
Si potrà prendere un aperitivo al banco con gli amici?
I buffet sono vietati. Quindi i bar, anche dove avranno la possibilità di servire più persone contemporaneamente al bancone, non potranno proporre cibi condivisi né contenitori fruibili da avventori diversi.

Centri sportivi

Tennis solo in singolo e niente calcetto. In piscina ci sarà una capienza massima

Da quando si può riprendere a giocare a tennis?
Da subito. Molte regioni avevano già autorizzato la ripresa di questa disciplina che, seppure non individuale, garantisce comunque tra i giocatori ben di più della distanza di sicurezza di due metri prevista per chi fa attività sportiva. Si potrà però giocare solo in singolare e non in doppio.
Le partite di calcetto tra amici sono di nuovo consentite?
No, niente sport di squadra né sport di contatto. Non c’è neanche una data prevista per la ripresa di dicipline come il calcio, la pallavolo, la pallacanestro, la pallanuoto e le arti marziali.
Si può andare a fare un’immersione subacquea?
Sì, riprende anche l’attività dei diving ma con regole molto stringenti. I sub dovranno immergersi con attrezzature proprie o nel caso di noleggio queste dovranno essere sanificate e chiuse in involucri. Guanti e mascherine e posti assegnati a distanza su barche e gommoni sui quali non sarà consentito muoversi.
In palestra si dovrà arrivare già in tenuta ginnica?
Non è necessario. Gli spogliatoi potranno essere utilizzati, ci saranno postazioni a un metro e docce separate, bisognerà riporre i propri abiti in una borsa chiusa in armadietti che non possono però essere condivisi.
Come si dovrà fare in piscina a tenere le distanze?
Non è prevista una distanza tra nuotatori, ma una capienza massima per ogni vasca nella misura di sette metri quadri a persona. Prima di scendere in acqua obbligatoria una doccia saponata.

Negozi e parrucchieri

Mascherina e guanti nei camerini. Ipermercati con entrate scaglionate

Sarà possibile provare capi di abbigliamento?
Sì, l’accesso ai camerini sarà naturalmente contingentato. I clienti dovranno indossare sempre la mascherina e dei guanti monouso puliti forniti dal negozio per toccare la merce. Gli esperti hanno stabilito che non è necessario sanificare i capi che vengono provati e poi resi. E lo stesso vale per le scarpe.
Nei centri commerciali saranno aperti anche ristoranti e cinema?
Si riapre a tappe, con modalità diverse regione per regione. Centri commerciali, ipermercati, outlet riaprono le porte oggi come tutti gli altri negozi. Per limitare l’afflusso alcune regioni hanno deciso di ridurre i posti macchina e di non aprire la domenica. I punti di ristoro riaprono con le stesse regole sul distanziamento dei tavoli valide per bar e ristoranti. Le sale cinematografiche ripartiranno invece dal 15 giugno con posti preassegnati e spettatori ad un metro di distanza l’uno dall’altro.
Per andare dal parrucchiere si deve sempre prenotare?
Sì, la prenotazione è obbligatoria. Parrucchiere, barbieri e centri estetica lavoreranno solo per appuntamento e al momento della prenotazione il cliente deve anche specificare il tipo di trattamento richiesto per poter prevedere quanto tempo sarà necessario. Non si potrà stare all’interno dei negozi in attesa.
E i clienti dovranno sempre rimanere con la mascherina?
Compatibailmente con il tipo di trattamento sì. È chiaro che se un uomo deve tagliare la barba o se si prenota un trattamento viso in un centro estetico non si può indossarla. Ma l’operatore avrà sempre i dispositivi di protezione.

Intrattenimento

Teatri e concerti ma per 200 persone. E al cinema addio ai popcorn

Quando si potrà tornare a sentire un concerto?
Teoricamente già dal 15 giugno, data in cui riaprono cinema, teatri, luoghi utilizzati per spettacoli e concerti. Ma non torneranno almeno per il momento i concerti da stadio. I numeri massimi previsti per le presenze del pubblico sono di 200 persone al chiuso e 1000 all’aperto con posti alternati e preassegnati e mascherina sempre obbligatoria.
È consentito organizzare una festa da ballo privata?
No, i locali pubblici come discoteche e sale da ballo restano chiusi ma anche in una casa privata resta vietata l’organizzazione di feste e riunioni che prevedano un numero di persone che non è possibile mantenere distanziate.
E una cena a casa? Quante persone si possono invitare?
Anche in questo caso non c’è alcun numero fissato dalle norme. Resta affidato alla responsabilità di ognuno di noi organizzare un tavolo nel quale sia garantita la distanza di un metro tra i commensali.
Per andare al cinema è obbligatorio prenotare?
I posti nelle sale saranno limitati, come minimo alternati e dovranno essere preassegnati. Quindi è fortemente consigliato fare il biglietto online. Non sarà più possibile sgranocchiare pocorn. Vietato vendere alimenti e bevande.
Si può affittare una barca per andare in vacanza?
Sì, anche qui con le regole sempre valide. Nella stessa cabina potranno sare solo conviventi, nelle aree comuni bisognerà indossare la mascherina e stare a distanza di un metro. Skipper e marinai in mascherina.

Arte

Musei a numero chiuso e prenotazione obbligatoria
Mascherine e prenotazioni obbligatorie per le visite a mostre e musei che riaprono da lunedì in tutta Italia. Ogni struttura dovrà definire uno specifico piano di accesso per i visitatori, dai giorni di apertura agli orari, dal numero massimo di persone ammesse all’interno al sistema di prenotazione. I visitatori e il personale dovranno sempre indossare la mascherina e rispettare la distanza di un metro. Verranno predisposti accessi e uscite diversi in modo da evitare assembramenti. Non sono consentite visite di gruppo.

Spiagge

Lettini e sdraio si avvicinano. Sì ai racchettoni ma in acqua
Le distanze che sarà necessario mantenere in spiaggia si accorciano: un metro e mezzo tra lettini e sdraio, un metro tra le persone e uno spazio di dieci metri quadri per ogni ombrellone compreso di lettini e tavolino. Le spiagge saranno aperte dal 29 maggio ma ogni regione può decidere di anticipare la stagione. Per accedere agli stabilimenti occorrerà prenotare e l’elenco delle presenze sarà conservato per 14 giorni. Vietati sport e attività di gruppo, consentito invece giocare a racchettoni in acqua. Servizio bar all’ombrellone e sanificazione dei lettini ad ogni cambio.

Alberghi

Limitazioni negli ascensori e mascherine nella hall
Riaprono alberghi, bed and breakfast, agriturismi. Nelle aree comuni sarà obbligatorio per tutti indossare sempre le mascherine. Anche qui un metro sarà la distanza obbligatoria per qualsiasi attività. Vietati i buffet, colazione e pasti serviti solo in sala con la stessa disposizione dei tavoli dei ristoranti. Percorsi differenziati per muoversi all’interno delle strutture, in ascensore uno alla volta tranne che per persone che stanno nella stessa stanza o dello stesso nucleo familiare. Pagamento elettronico.

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