L’amministratore delegato di Safilo assente all’incontro al Mise. Confermati i 700 esuberi.

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Ancora nulla di fatto per la vertenza Safilo. Nessuna decisione è stata assunta nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma, dove si sono incontrate le organizzazioni sindacali regionali di categoria di CGIL CISL e UIL insieme ai segretari nazionali ai referenti delle Regioni Friuli-Venezia Giulia e del Veneto. Nessun passo indietro, quindi, dalla proprietà che intende andare avanti con il piano di riorganizzazione e la chiusura di Martignacco.

I sindacati: “Solo conferme: ci saranno 700 esuberi”. «L’incontro al Mise con i rappresentanti del Gruppo Safilo è servito, purtroppo, solo ad avere la conferma del Gruppo circa i 700 esuberi, già annunciati nel mese scorso. Da parte nostra ribadiamo la volontà di proseguire il tavolo di confronto con l’azienda, e di prendere tempo per evitare decisioni affrettate e sbagliate. Non possiamo però che stigmatizzare l’assenza all’incontro dell’amministratore delegato Angelo Trocchia: in momenti delicati e complessi come questi è necessario un coinvolgimento della società ai massimi livelli».

Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, che al Mise ha presieduto il tavolo di crisi sul Gruppo Safilo con ministero del Lavoro, Regione Friuli Venezia Giulia, comuni coinvolti, azienda e sindacati, invita a: “Non procedere ad azioni unilaterali nei confronti dei lavoratori e ad avviare un confronto con le parti sociali per discutere i dettagli del piano industriale”

La Regione: “No a patti unilaterali”. Lo ha ribadito l’assessore alle Attività Produttive, Sergio Emidio Bini, sollecitando inoltre un confronto permanente tra tutti i soggetti interessati con l’obiettivo di scongiurare l’adozione di decisioni unilaterali che possano precludere l’individuazione di percorsi condivisi a soluzione della crisi.

 

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