Coronavirus Italia, via alla Fase 2: cosa si può fare (e cosa no) dal 4 maggio. La fase 2 e le regole diverse tra le regioni.
Da domani 4 maggio inizia la Fase 2 in Italia con un graduale allentamento delle misure di sicurezza del Governo sull’emergenza Coronavirus.
Il nuovo decreto è stato presentato il 26 aprile dal presidente Giuseppe Conte, ma tante sono state le domande dei cittadini che hanno chiesto chiarimenti su cosa si può fare e cosa no.
Oggi il Viminale ha inviato una circolare ai prefetti per chiarire ulteriormente alcuni elementi contenuti nel dpcm in vigore da domani e fino al 18 maggio.
Posso spostarmi per far visita a qualcuno? Chi sono i congiunti con cui è consentito incontrarsi, secondo l’articolo 1, comma 1, lettera a), del Dpcm del 26 aprile 2020?
Il primo chiarimento è sul termine congiunti: dalle precisazioni del viminale contenute nella circolare che il ministero ha girato ai prefetti, emerge che nei congiunti rientrano anche le relazioni connotate da ‘duratura e significativa comunanza di vita e di affetti’”.
Questa è una delle questioni più controverse e che ha fatto infuriare molti per la sua evidente farraginosità e arbitrarietà: chi si potrà incontrare a partire da domani?
Chi sono i congiunti? Sono i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado.
Chi sono i parenti fino al sesto grado? Ad esempio «i figli dei cugini tra loro». E gli affini fino al quarto grado? Per esempio, «i cugini del coniuge».
Sulle persone legate da affetto stabile si era posta la domanda se gli amici rientrassero in questa categoria, ma la risposta del Governo è stata negativa, quindi non si potrà andare a trovare gli amici ma solo le persone che rientrano nell’elenco dei congiunti. Le visite devono essere non quotidiane e devono svolgersi nel rispetto delle misure di sicurezza: divieto di assembramento, mantenere la distanza di almeno 1 metro tra l’uno e l’altro, obbligo di indossare le mascherine.
Si può uscire per fare una passeggiata?
Le passeggiate sono ammesse solo se giustificate da motivi di necessità come andare a fare la spesa, lavoro, visita ai congiunti.
Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.
Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Sì, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita, espressamente previste dal Dpcm 26 aprile 2020, la cui lista di tipologia di negozi è disponibile a questi link:
Ho un figlio minorenne, posso accompagnarlo in un parco, una villa o un giardino pubblico?
Sì. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini.
È consentito fare attività motoria o sportiva?
La novità è che dal 4 maggio è possibile svolgere attività motoria all’aria aperta anche allontanandosi da casa. Resta, però, il divieto generale di assembramento in tutti gli spostamenti e l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro (o 2 metri nel caso di attività sportiva) fra le persone. Per esempio si può uscire per una corsa solo individualmente o con la persona convivente, mantenendo la distanza sociale di 2 metri da altre persone esterne. I minori e le persone non completamente autosufficienti possono essere accompagnate da un adulto. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
Posso utilizzare la bicicletta?
L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.
È possibile muoversi all’interno della Regione
L’area permessa per gli spostamenti è stata ampliata con il permesso di muoversi all’interno della Regione di appartenenza e non più solo del Comune. Spostarsi da una regione all’altra, invece, è permesso solo da comprovati motivi di urgenza, sanitari o lavorativi.
Riaprono i cimiteri ed è possibile celebrare i funerali
Altra novità è la possibilità di tornare a far visita ai propri defunti nei cimiteri, ma resta il divieto di assembramenti. Il Governo ha concesso anche la celebrazione dei funerali, che potranno essere svolti preferibilmente all’esterno e con massimo 15 persone. Tutti dovranno mantenere il distanziamento sociale e utilizzare le mascherine.
Quando c’è l’obbligo di indossare mascherine
Coprire il volto con la mascherina non è più obbligatorio in ogni occasione ma solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come sui mezzi di trasporto e negli esercizi commerciali, durante le visite ai congiunti e durante i funerali. La mascherina può non essere indossata dai bambini fino a 6 anni e da persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo.
Ricordiamo, inoltre, che le uscite non sono permesse a chi ha febbre sopra ai 37,5°.
Il 26 aprile il premier Giuseppe Conte ha illustrato il nuovo dpcm che lancia la “Fase 2” in Italia dell’emergenza coronavirus, a partire dal 4 maggio. Ma nei giorni successivi sono state numerose le prese di posizione dei singoli presidenti di Regione, molti dei quali hanno già annunciato ordinanze che prevedono misure diverse dal provvedimento governativo. Ecco quali sono le differenze nelle mosse da Regione a Regione
La fase 2 e le regole diverse tra le regioni
In Friuli Venezia Giulia annunciata la possibilità di non usare la mascherina in luoghi isolati, via libera agli allenamenti anche per squadre a distanza di sicurezza.
La regione sta valutando anche la riapertura dei centri estivi, e Fedriga ha annunciato anche l’intenzione di riaprire presto anche i centri diurni per disabili.
Si è parlato nelle ultime ore anche di facoltà di fare la spesa fuori dal proprio comune di residenza, l’accesso alle seconde case per la manutenzione, la preparazione di negozi e laboratori non ancora aperti, la ripresa dell’attività di addestramenti animali, e si sta anche cercando di allentare la sospensione delle visite dei parenti nelle case di riposo. Tutto questo se l’ordinanza regionale in arrivo non sarà più restrittiva.
La governatrice della Calabria Jole Santelli ha anticipato l’apertura di alcune attività commerciali sul territorio regionale. E da giovedì 30 aprile in tutta la Regione è quindi “consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio e tavoli.
In Campania, il governatore del Pd, Vincenzo De Luca, ha concesso da lunedì qualche apertura sulle passeggiate e ha disposto l’ingresso negli uffici pubblici diviso per ordine alfabetico, in modo da scaglionare il flusso di persone.
In Sicilia il presidente di centrodestra Nello Musumeci ha avviato una “graduale riapertura” con un’ordinanza firmata giovedì 30 aprile e in vigore dal 4 al 17 maggio. Rispettate in parte le linee guida fissate da Roma, seppure con qualche “forzatura”. A cominciare dal permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione.
Arno Kompatscher, Svp, presidente della Provincia di Bolzano e del Trentino Alto Adige, ha consentito le visite ai parenti e le passeggiate nei parchi. La giunta provinciale ha approvato un disegno di legge che sblocca dall’8 maggio le attività produttive, dall’11 via libera a parrucchieri, estetisti, ristoranti e bar. Il 25 maggio ripartiranno hotel e funivie.
La Lombardia, governata da Attilio Fontana, si è uniformata alle misure indicate dal dpcm ma rimane in più l’obbligo delle mascherine all’aperto
Il presidente del Veneto Luca Zaia, della Lega, è uno dei governatori che ha spinto di più per anticipare le riaperture. Nelle ultime ordinanze ha dato il via libera a spostamenti verso le seconde case in Regione (e anche verso le barche) per motivi di manutenzione. Ok anche al take away, anche con la formula del ritiro in auto.
In Liguria, il presidente Giovanni Toti ha concesso il via libera al cibo da asporto: si potrà entrare nei locali un cliente alla volta. Ok anche a spostamenti verso le seconde case, come in Veneto, per motivi di manutenzione.
La Toscana invece, ha seguito una strada opposta e il presidente Enrico Rossi ha scritto a Conte perché vieti il rientro nelle seconde case. Aperture invece, sulle passeggiate: via libera e il governatore ha promesso finanziamenti “per piste ciclabili e per chiudere strade e piazze alle auto”.
Il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio si è mosso nella direzione di concedere spostamenti verso le seconde case (per manutenzione). Ok anche a jogging, si potrà andare a cavallo, occuparsi della toelettatura dei cani e fare pesca amatoriale.
Da lunedì 4 maggio nelle Marche sarà possibile passeggiare da soli in spiaggia, ha stabilito il governatore Luca Ceriscioli.
In Basilicata, il presidente Vito Bardi ha imposto quarantena e tampone obbligatorio per chi entra in regione.
Qui sarà possibile scaricare il modello di autodichiarazione per gli spostamenti.