Come intervenire nel settore pirotecnico per prevenire gli infortuni?

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Brescia, 4 Dic – Torniamo a soffermarci sui gravi incidenti che avvengono nel settore dei prodotti pirotecnici, con particolare riferimento a quello avvenuto il 20 novembre scorso in provincia di Messina, a Barcellona Pozzo di Gotto, e che è costato la vita a cinque persone.

E lo facciamo non per riportare ulteriori dettagli sulla dinamica dell’incidente, sull’innesco che ha portato alle esplosioni, né per ricordare i funerali o alcune tardive attenzioni delle istituzioni. Lo facciamo, come sempre, per cercare di comprendere i problemi di un comparto, quello dei fuochi d’artificio, di cui sappiamo tutto, anche le criticità, ma su cui non riusciamo ad intervenire con efficacia.

 

Infatti anche il documento “ Indicazioni operative per le aziende del settore pirotecnico. Fabbriche, depositi di fabbriche e di vendita”, realizzato nel 2018 dalla Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell’Inail con il coordinamento scientifico di Liliana Frusteri, ha sottolineato le evidenti notevoli criticità nella gestione della sicurezza del settore dei fuochi d’artificio.

 

Ad esempio si segnalava la “scarsa coerenza delle varie normative di sicurezza e prevenzione che regolano il settore, contribuendo a non fornire regole chiare e inequivocabili ai datori di lavoro”. O la inadeguatezza degli ambienti di lavoro, le carenze nella formazione e la insufficiente selezione e verifica della qualifica dei fornitori di sostanze e miscele.

 

Proprio in relazione alle difficoltà di fare prevenzione, pur avendo ben chiare le criticità e i fattori causali degli infortuni, abbiamo deciso di intervistare proprio Liliana Frusteri (Contarp – Settore II – Prestazioni e igiene industriale) per comprendere meglio gli obiettivi della pubblicazione e la situazione attuale della prevenzione alla luce dei recenti infortuni mortali.

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