50 anni fa la nascita dello Statuto dei Lavoratori. Ma mezzo secolo dopo, c’è ancora molto da fare per tutelare la dignità del lavoro.
Frutto delle lotte e dei sacrifici di un’intera generazione di lavoratori, e dello straordinario impegno dei sindacati, lo Statuto dei Lavoratori, rimane tutt’ora una delle normative principali della Repubblica Italiana in tema di diritto del lavoro. All’epoca fu “Una vera rivoluzione copernicana”, con l’obiettivo di garantire il rispetto della libertà e della dignità del lavoratore nei luoghi di lavoro.
Oggi compie 50 anni, ma di strada ne ha ancora da fare…
Questioni come il riconoscimento dell’attività femminile o il lavoro nero, o come le tensioni tra il diritto al lavoro e la salute in questa fase di pandemia o il rapporto tra lavoro e tempo libero con l’aumento degli smart-workers, vanno affrontate e risolte.
Senza dimenticare che oggi l’emergenza causata dalla pandemia di coronavirus ha avuto forti ripercussioni sulla stabilità del lavoro. E questo riverserà il peso della crisi economica sui soggetti più deboli. In questa fase di riapertura dell’attività commerciali e produttive potrebbero, dunque, evidenziarsi ricadute negative sui lavoratori.
Ed è per questo, che la Dignità del Lavoro, oggi più che mai, deve ribollire nel cuore del sindacato.
# Costruire il mondo del lavoro che cambierà dopo la pandemia.
# La UILTEC è pronta al cambiamento
Oggi in diretta dalle 10.00 alle 12.00 sul canale youtube della UILTEC e su www.uiltec.it
Inoltre, sempre oggi alle 15.00, il Segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, in occasione delle celebrazioni del cinquantenario dello Statuto dei lavoratori, si confronterà con i giovani in diretta facebook.
20 maggio alle ore 15 sul profilo della Uil nazionale @uilofficial.